martedì 13 marzo 2012

ERNIA DEL DISCO



La POMPA DIAMAGNETICA è indicata per questa patologia

ERNIA DEL DISCO
Cause:
I traumi sono la causa frequente delle ernia del disco lombari. Normalmente c’è una storia di sollevamenti di peso associati a piegamenti o torsioni. Qualche volta una caduta o una caduta imminente può causare un’ernia del disco. Incidenti d’automobile e cadute da un’altezza possono anche causare le ernie del disco. Non ...è raro nei pazienti perfino di non ricordare l’evento traumatico, questo perché la sintomatologia dolore può avvenire anche parecchio tempo dopo.

Sintomi:
Il sintomo più comune di un’ernia del discoè il dolore, normalmente descritto come localizzato alla natica che si diffonde lungo la parte posteriore della coscia ed alcune volte all’esterno del polpaccio. Il luogo specifico può variare e dipende da quale disco è colpito (e così da quale radice del nervo è schiacciata). Il dolore (e altri sintomi e segni) viene dalla pressione sulla radice del nervo e spesso comincia come un semplice dolore di schiena, che raggiunge la gamba. Quando il dolore si sposta alla gamba, non è raro che il dolore alla schiena diventi meno severo. Sforzi come il movimento del corpo, tosse o starnuti sono delle cose che tendono a peggiorare il dolore. Le ernie del disco molto grandi possono causare quello che è conosciuto come la “sindrome della coda equina”. Questa è una sindrome rara causata da una grand’ernia del disco che mette pressione sulle radici di molti nervi. Segni e sintomi includono problemi urinari (tanto la ritenzione come l’incontinenza), la perdita della forza della gamba o del piede, anestesia della “sella” (perdita della sensazione dell’area del corpo che sarebbe in contatto con una sella, il perineo), diminuzione del tono dello sfintere rettale e variabile quantità di dolore (estendendosi dal minimo al severo). In questo caso vi è un’emergenza chirurgica.

FASCITE & SPINA CALCANEARE



La POMPA DIAMAGNETICA è indicata per questa patologia

FASCITE & SPINA CALCANEARE Molti sono i pazienti che lamentano un dolore alla pianta del piede od al tallone quando camminano e stanno eretti, che non è presente invece quando sono seduti o distesi. Il maggior dolore è sentito dal paziente al mattino, appena poggia i piedi per terra al risveglio, un dolore che comunque si allevia un po’ dopo a...ver deambulato per qualche minuto. All’esame il piede appare normale, ma quando viene applicata una pressione sulla pianta o sul tallone ecco che del dolore si manifesta. Molto probabilmente siamo in presenza di una Fascite, un’infiammazione della fascia(tessuto fibroso molto fino che ricopre tutto il corpo) plantare, che sembrerebbe essere causata da ripetuti microtraumatismi e microlacerazioni in trazione sulle inserzioni della fascia plantare e del flessore breve delle dita e si associa a una periostite reattiva da trazione.

Spesso la Fascite si accompagna ad un altro fastidioso problema la Spina calcaneare, che è una nuova formazione ossea, escrescenza, che cresce in una piccola lesione del periostio nella zona inferiore del calcagno o del tendine d’Achille. Impiega per formarsi circa otto anni e due sono i motivi principali: la cattiva postura, che mantiene in continua tensione i muscoli plantari, e crea delle micro-lesioni nel periostio; ed un metabolismo squilibrato, che fa depositare sostanze di scarto, come i cristalli d’acidi urici od ossalati di calcio, proprio dove quei muscoli e la fascia si attaccano.


La POMPA DIAMAGNETICA è indicata per questa patologia

La FIBROMIALGIA
è una sindrome che si manifesta principalmente come del dolore muscoloscheletrico diffuso e congiunto ad affaticamento (astenia); la fibromialgia colpisce approssimativamente 1.5 - 2 milioni d’Italiani e circa dal 2% al 6% della popolazione mondiale, e maggiormente il sesso femminile. Il termine fibromialgia significa dolore ne...i muscoli e nelle strutture connettivali fibrose (i legamenti e i tendini). Questa condizione è definita "sindrome" poiché esistono segni e sintomi clinici che sono contemporaneamente presenti (un segno è ciò che il medico trova nella visita; un sintomo è ciò che il malato riferisce al dottore). La fibromialgia spesso confonde poiché alcuni dei suoi sintomi possono essere riscontrati in altre condizioni cliniche ben più gravi tipo: la sclerosi multipla o il lupus sistemico. Ricerche a lungo termine sulla fibromialgia hanno mostrato che è molto raro per un paziente sofferente di tale patologia sviluppare un’altra malattia reumatica o neurologica. Tuttavia, è alquanto comune, invece, che un paziente con già in corso una patologia reumatica possa sviluppare la sindrome fibromialgica. Essa può avere origini ereditarie.

La diagnosi della fibromialgia comprende come minimo la storia degli ultimi 3 mesi dell’insorgenza del dolore ed almeno 11 dei 18 punti dolenti, tender-points. Questi tender-points includono tessuti e muscoli del: collo, spalle, torace, coste, bassa schiena, cosce, ginocchia, e braccia (gomiti).

La fibromialgia può interessare diverse aree del corpo. Il dolore proviene dai tessuti connettivi tipo: muscoli, tendini, legamenti. I pazienti lamentano un dolore profondo, radiante, sordo, bruciante talvolta lancinante con intensità varie.

La fibromialgia non è una patologia invalidante, e non è stata riscontrata nessuna sua azione sulla durata della vita. Ciò nondimeno però a causa dei vari livelli di dolore ed affaticamento, la vita sociale e lavorativa del paziente è inevitabilmente ridotta in qualità.

Osteoporosi



La POMPA DIAMAGNETICA E MAGNETOTERAPIA sono indicate per questa patologia

L’Osteoporosi, o demineralizzazione ossea, è una patologia caratterizzata dalla bassa massa ossea e dal deterioramento del tessuto osseo, portando ad un aumento della tendenza di un individuo a fratturare le proprie ossa.

L’Osteoporosi può colpire tutte le ossa, e non solamente quelle della schiena, pur tuttavia i primi sintomi coinvolgono anche ...quella semplicemente perché le vertebre si trovano sotto un gioco di enormi pressioni.

Spesso l’Osteoporosi può essere prevenuta e curata con buoni risultati.

La medicina ufficiale considera quali fattori di rischio principali per lo sviluppo dell’Osteoporosi:

- le donne corrono più rischio di sviluppare l’Osteoporosi, principalmente quelle piccole e di struttura ossea sottile;

- le donne di origine asiatica o caucasica sono le più predisposte;

- le carenze di estrogeni (ormone femminile) nella donna e di testosterone (ormone maschile) nell’uomo;

- storia familiare di fratture aumenta la predisponibilità;

- con l’aumento dell’età le ossa diventano meno dense e più deboli;

- una dieta scarsa in nutrienti essenziali;

- la mancanza di esercizio fisico o uno stile di vita sedentario

- lunghi periodi allettati (comune in pazienti che soffrono di altre patologie e sono obbligati a stare nel letto);

- eccessivo uso di fumo e alcool;

- anoressia.

Le Conseguenze dell’Osteoporosi: le Fratture

Le statistiche mostrano i seguenti dati riguardo all’Osteoporosi:

1 donna su 3 e 1 uomo su 12 sviluppano l’Osteoporosi durante la loro vita. Ogni 3 minuti qualcuno subisce una frattura come conseguenza dell’Osteoporosi. Le donne sono più esposte al rischio di fratture e anche alle loro conseguenze invalidanti e questo rappresenta un enorme costo per la società.
Circa 3 milioni di persone soffrono di Osteoporosi in Italia.
E’ stato calcolato che a livello mondiale nel 2050 ci saranno 6 milioni e cinquecento mila fratture dell’anca rispetto a 1 milioni e settecento mila del 1990.
Ogni anno il numero delle persone con l’Osteoporosi visitata dai medici italiani includono: circa 70 mila fratture dell’anca, 50 mila fratture del polso e 40 mila della colonna vertebrale.
Una volta che una donna, dopo la menopausa, abbia subito la frattura del rachide, essa sarà 5 volte più soggetta a subirne un’altra.
Solamente un terzo delle persone con una frattura della colonna vertebrale causata dall’Osteoporosi sono riscontrate dalle indagini mediche
Il costo sociale delle fratture dell’anca causate annualmente dall’Osteoporosi è molto alto.
Il principale rischio dell’Osteoporosi è l’alta predisposizione alle fratture a causa della fragilità delle ossa che, con il tempo, e senza una prevenzione e cura adeguate, diventano sempre più porose e suscettibili.

L’Osteoporosi era conosciuta una volta come un’infermità silente a causa del suo erodere furtivo delle ossa, senza lasciare segni d’allarme. Le fratture osteoporotiche possono essere causate da lievissimi traumi ed eventi traumatici come l’impatto di un sollevamento di peso e di un piegamento, o da uno starnuto o un forte colpo di tosse, portando al dolore e all’incapacità fisica; a grandi costi economico-sociali e ad una scarsa indipendenza fisica.

Un esame MOC può rivelare tale patologia che, molte volte, è ignorata dalle persone, sia all’inizio (ancora nella fase denominata Osteopenia), sia durante lo sviluppo della patologia.

La Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) è una tecnica diagnostica che permette l'accertamento del grado di mineralizzazione delle ossa e, quindi, costituisce la metodica principale per la diagnosi di Osteoporosi.

La demineralizzazione dell’osso, che avviene nell’Osteoporosi, è di se stessa indolore ma le fratture ossee che possono risultare dall’Osteoporosi spesso sono dolorosissime a causa dell’intrappolamento dei nervi.

La maggior parte delle rotture relazionate all’Osteoporosi avvengono in una di queste tre regioni: le anche, il rachide o il polso. Queste fratture, specialmente in donne dopo la menopausa, segnano l’Osteoporosi perché queste zone sono più vulnerabili agli effetti della perdita ossea.

Circa una su cinque fratture osteoporotiche avvengono all’anca. Un terzo dei pazienti con fratture alle anche devono essere ricoverati in cliniche private ed un quinto vivono meno di un anno dopo la frattura.

Un grande numero di persone con Osteoporosi hanno vertebre più piccole (esse si riducono e si accorciano), ed è alquanto comune la frattura di varie vertebre che comporta, nel tempo, un incurvamento del rachide. Le fratture vertebrali sono le più comuni e sono molto invalidanti. In effetti, la conseguenza più grave dell’Osteoporosi sono le Fratture nel Corpo Vertebrale da Compressione. (vedere articolo nel sito)

Queste fratture colpiscono la qualità di vita, poiché solo un terzo delle persone riacquistano lo stesso livello di funzionamento fisico precedente. Due terzi delle persone che rompono un osso a causa dell’Osteoporosi non si recuperano mai completamente. Avvengono anche depressione, paura e ansia.

Misure Preventive
Alimentazione sana: una dieta equilibrata ricca in vitamine e minerali, presenti in alimenti naturali come frutta e verdura fresca, legumi, cereali e pesce, è fondamentale all’organismo. Particolarmente per la salute delle ossa è necessaria una sufficiente combinazione di nutrienti essenziali.

L’esposizione alla luce del sole: l’esposizione al sole per brevi periodi stimola la produzione di vitamina D nell’organismo, importante per la salute delle ossa; promuove la mineralizzazione ossea e sintetizza gli enzimi preposti al trasporto attivo del calcio disponibile, aumentando, così, il suo assorbimento.

Esercizio Fisico: un inadeguato esercizio fisico può contribuire all’Osteoporosi. Un’attività fisica intensa, specialmente nelle donne giovani, può diminuire i livelli ormonali e contribuire alla perdita ossea, mentre l’esercizio fisico leggero e moderato promuove la forza delle ossa ed è sempre consigliato.

Evitare il fumo: le donne che fumano hanno livelli più bassi di estrogeno e entrano più presto nella menopausa. Inoltre, assorbono meno calcio dalle loro diete.
  Diminuire l’alcool: il consumo regolare di superalcolici giornalmente può essere dannoso allo scheletro.

Periartrite Scapolo Omerale



La POMPA DIAMAGNETICA è indicata per questa patologia

La Periartrite Scapolo Omerale è una malattia infiammatoria che coinvolge i tessuti di natura fibrosa, che circondano l’articolazione: tendini, borse sierose e tessuto connettivo. Questi appaiono alterati e possono frammentarsi e calcificare. Le borse sierose diventano edematose e infiammate. Questa forma colpisce soprattutto soggetti d’età in...torno ai 40 anni ed è molto frequente. La periartrite si presenta in modo graduale ed insidioso, prima con dolori leggeri e poi con sintomi sempre più evidenti. Si può manifestare nello stesso modo anche dopo un'infezione da streptococchi alla gola (tonsillite) o dopo un’infezione ai denti. In caso di un trauma, il blocco della mobilità avviene, chiaramente, all'improwiso con infiammazione acuta e gonfiore, accompagnati da dolori acuti.
Tuttavia, il dolore alla spalla è, spesso, ad insorgenza notturna, accompagnato con difficoltà a compiere i movimenti anche i più banali come: il pettinarsi, allacciarsi il reggiseno, radersi etc. Con il tempo si possono formare aderenze fibrose, che portano al blocco quasi totale, se trascurata, dell’articolazione.

In inglese questa patologia ha un nome che ci fa capire facilmente l’esito che la patologia stessa porta: “Frozen Shoulder” ossia spalla congelata.

PUBALGIA



La POMPA DIAMAGNETICA è indicata per questa patologia

La PUBALGIA
è una Sindrome dolorosa della griglia pelvica localizzata in special modo nella sinfisi pubica; essa colpisce principalmente gli atleti e le donne in gravidanza. Sebbene tra gli sportivi l’incidenza maggiore è tra i giocatori di calcio essi non sono i soli a soffrirne, infatti, schermitori, atleti dediti alla corsa, ballerini, ten...nisti e fantini spesso vengono nel mio studio accusando quel fastidiosissimo dolore pubico. Questo problema è associato con diversi gradi di lesione dei muscoli della zona frontale/bassa dell’addome, della sinfisi pubica e degli adduttori. La diagnosi clinica è confermata dalla RX, che può solo mostrare anomalie radiologiche dell’articolazione pubica nei casi di osteo-artropatie microtruamatiche pubiche o di tendiniti delle inserzioni. Le anomalie si rilevano prima nella scintigrafia che negli esami radiologici e così anche i miglioramenti saranno evidenti prima nell’esame scintigrafico che nel RX. Una RMN può essere utile per diagnosticare una lesione dei muscoli addominali o degli adduttori, e può anche evidenziare una lesione della sinfisi pubica. E’ sempre bene avere prima un approccio Osteopatico della pubalgia e solo dopo, nel caso del suo fallimento o di dolorose recidive, giungere al trattamento chirurgico, il metodo Nesovic, che viene eseguito bilateralmente.

Pubalgia e Sport La forma che generalmente interessa gli sportivi è quella della pubalgia da sindrome retto-adduttoria e spesso, la pubalgia negli atleti è la conseguenza di altri fattori legati ad alterazioni statiche e dinamiche del rachide, del bacino e degli arti inferiori; infatti, l’iperlordosi lombare, la displasia congenita dell’anca, la dismetria degli arti inferiori sono tra le cause più frequenti che possono determinare l’insorgenza della pubalgia; una delle cause predisponenti più comuni è comunque la asimmetria del bacino.
La zona pubica è molto spesso il punto d’incontro-scontro delle forze che arrivano dal basso (l'impatto al suolo) e di quelle discendenti (peso del tronco). Per l'atleta, tutto procede bene finché i suoi muscoli hanno una lunghezza ed un'elasticità tali da consentire l'assorbimento di questi impatti, mantenendo una coordinazione ottimale.
Spesso la causa delle pubalgie sono i muscoli posteriori della coscia (hamstring), che si sviluppano eccessivamente e si accorciano, impedendo così al ginocchio di estendersi correttamente ad esempio mentre si corre, in questo modo i muscoli adduttori non trovano più lo spazio biomeccanico per lavorare in modo corretto: si contraggono e s’irrigidiscono.
Il movimento non riesce più ad essere ampio e fluido, come sarebbe invece necessario nella performance atletica; durante l’attività sportiva il corpo ha bisogno di dispiegarsi per esprimere la sua massima potenza ed invece, in questo caso, viene sollecitato mentre è bloccato. La griglia pelvica ed in special modo la sinfisi pubica sono l’incrocio di spinte di forze contrapposte, rendendoli facilmente vulnerabili.
Nel momento in cui uno o più gruppi muscolari diventano ipertonici s’instaurano delle congestioni, che alterano il corretto metabolismo muscolare.
Al tatto gli adduttori saranno molto più dolenti degli ischio-crurali della coscia, ma sono proprio questi ultimi che devono avere la precedenza nell'essere trattati, allungati e rimessi in fase, altrimenti gli adduttori non riusciranno mai a riprendere correttamente la loro funzionalità nella biomeccanica.

Pubalgia e Gravidanza Uno dei problemi che maggiormente affliggono le donne durante la gravidanza è la pubalgia. Talvolta alcuni terapisti, poco informati a riguardo, hanno liquidato le loro pazienti, che si lamentavano di questi dolori, dicendo loro che era un segno evidente della necessità di un parto cesareo; ma tutto ciò non è assolutamente vero! Durante la gravidanza i movimenti di nutazione e contronutazione apportano grandi stress alla griglia pelvica, e nel caso in cui già da prima vi fosse una restrizione nel movimento articolare, magari silente, è ovvio che durante la gravidanza si manifesti in forma dolore.
La sinfisi pubica e le articolazioni Sacro-iliache giocano un ruolo molto importante durante la gravidanza, in quanto la loro flessibilità permette alle ossa di muoversi liberamente in modo tale da permettere al feto di svilupparsi e muovere in maniera ottimale, e di consentire un parto meno traumatico, il tutto viene facilitato, durante la gravidanza, dagli ormoni relaxina e progesterone che aiutano i legamenti del vostro corpo ad essere più elastici del solito.
Riassumendo la pubalgia, nelle donne in gravidanza, è causata da una restrizione biomeccanica della griglia pelvica e/o da uno squilibrio ormonale; essa può essere di vari livelli ed intensità di cui quella più comune in gravidanza prende il nome di Diastasi della Sinfisi Pubica o DSP.

SCIATICA E LOMBALGIA



La POMPA DIAMAGNETICA è indicata per questa patologia

SCIATICA E LOMBALGIA Il mal di schiena è il nome che si dà volgarmente alla lombalgia ed alla sciatalgia, ed esiste da quando l’uomo ha imparato a stare eretto. La lombalgia è un disturbo comune sia tra i giovani sia tra gli adulti. Chi non ha mai sofferto di mal di schiena? Molte persone ne soffrono da qualche tempo, ed il loro disturbo è cre...sciuto nel tempo passando da lieve a sempre più imponente. Molti pazienti lamentano dolore dopo aver spinto un mobile o dopo aver sollevato qualcosa di pesante, e questo anche quando hanno una schiena per così dire “sana”. Le donne spesso lamentano una persistente lombalgia dopo o durante la gravidanza, altre durante il periodo mestruale al punto tale da dover prendere analgesici e rimanere a letto per 3 giorni. Il mal di schiena altre volte sembra apparire senza una causa.

La sciatica e lombalgia non sono malattie che conducono alla morte, ma sicuramente danno dei dolori molto intensi ed insopportabili.

In Svezia, i membri del Progetto Salute Nazionale, hanno sviluppato negli anni un centro statistico molto attendibile, e riportano che la lombalgia affligge il 51% delle persone che fanno un lavoro leggero, ed il 64% delle persone che svolgono un’attività più pesante. Fra l’altro il mal di schiena, stando alle loro statistiche, sembra affliggere di più le persone giovani. Tra queste percentuali il 35% sviluppa una sciatica, mentre 90% avrà recidività della lombalgia.

Un’indagine clinica e radiologica della città Inglese di Leigh, ha rilevato che tra i maschi di età compresa tra i 50 e i 64 anni, ben 83% mostra un evidente degenerazione dei dischi intervertebrali lombari.

SMR ROCCO

SMR ROCCO
Studio Medico - Dott.Antonello Rocco

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